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vendemmia 2019 assoenologi

Occorre poi anche considerare l’incognita dell’entità degli espianti che anche quest’anno, irrimediabilmente, si sono purtroppo registrati. Anche in questa regione risulterà fondamentale, per la maturazione delle uve e il loro stato sanitario, l’andamento climatico del mese di settembre che, se favorevole permetterà di ottenere una qualità alquanto interessante con diverse punte di ottimo. In Emilia per le uve Grechetto la raccolta inizierà nella prima decade di settembre e si stima una quantità inferiore di circa il 15/20% rispetto allo scorso anno. <>/Metadata 1299 0 R/ViewerPreferences 1300 0 R>> Nel Veneto Occidentale i conferimenti sono iniziati nei primi giorni di settembre con le uve Chardonnay, seguite da quelle di Pinot grigio, Glera, Merlot, Teroldego, Rebo fino alla Corvina, Rondinella, Corvinone e Garganega la cui vendemmia avverrà negli ultimi giorni di settembre. Come già anticipato ieri si stima una produzione nazionale di 46 milioni di ettolitri (media tra un’ipotesi minima di 45 milioni di ettolitri e una massima di oltre 47 milioni), con un calo di circa il 16% rispetto ai 55 milioni di ettolitri del 2018. Si prevedono ottime produzioni per i vini bianchi e rosati, così come per i rossi con punte di eccezionalità per il Negroamaro. Campagna vendemmiale 2019: Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini uniscono le rispettive competenze. L’inverno mite ed asciutto nelle prima parte si è chiuso con copiose nevicate in montagna e consistenti piogge in fondovalle, le buone temperature di marzo ed aprile hanno favorito un germogliamento precoce anche se assai disomogeneo. Importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte a partire dal mese di luglio hanno permesso alla vite di svolgere un’attività fotosintetica lineare ed importante. I conferimenti del Torbato sono iniziati tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre, periodo in cui ha avuto il via anche la raccolta del Nasco, mentre per il Nuragus bisognerà attendere la fine di settembre e i primi giorni di ottobre. Per le uve Sangiovese i conferimenti sono previsti nell’ultima settimana di settembre, mentre per il Montepulciano dalla prima decade di ottobre. Le perdite maggiori si registrano in provincia di Terni e più precisamente nell’Orvietano, dove si segnalano produzioni deficitarie anche del 35-40%. Dal punto di vista quantitativo nel Veneto Centro Orientale, nonostante l’entrata in produzione di nuovi impianti, si prevede una diminuzione dell’8% rispetto alla passata campagna. Quantitativamente si prevede un calo produttivo del 10% pari ad una produzione totale di 41.000 ettolitri di vino. Tale diminuzione della produzione è da imputare soprattutto ai forti venti e alle piogge verificatisi durante la fase della fioritura che, colpendo le infiorescenze, hanno diminuito il carico produttivo di ogni pianta. Inoltre, un paio di episodi temporaleschi nei mesi di luglio e agosto hanno permesso alle piante di “dissetarsi” e continuare regolarmente il ciclo vegetativo/riproduttivo, tanto che alla data attuale (4 settembre) le viti presentano foglie ancora verdeggianti, grappoli in ottimo stato, e un generale quadro fisiologico sano. Tutto ciò ha sensibilmente rallentato lo sviluppo della vite che, a fine maggio, registrava un ritardo di 11-12 giorni rispetto alla norma e ha creato un quadro fitopatologico problematico, con particolare riferimento alla peronospora della vite. Qualcun altro un esperto di vino, di cucina, d’arte. Niente Paradiso", Champagne Non Dosé 2017 "La Source", Domaine de Bichery, Ue Brexit deal: Alleanza Cooperative Agroalimentari esulta per accordo, Consorzi di Tutela Vini in Italia: funzioni, ruoli e responsabilità su Dop e Igp, Cinque vini sotto i 15 euro per le Feste dalla Top 100 Migliori vini italiani WineMag.it, Casaliva, l’olio del Garda Trentino con il “certificato di nascita”, Gli italiani e la birra: sempre più acquisti da asporto durante il lockdown, Doc Maremma Toscana: via libera al bivarietale in etichetta, Mipaaf accelera su sostenibilità e riconoscimento in etichetta, Kettmeir compie 100 anni: brindisi di stile per i pionieri dello spumante in Alto Adige, Se il Sassicaia non piace alla cieca. La vendemmia risulta ritardata di circa 7-10 giorni rispetto allo scorso anno. Abbonati a WineMag.it, con un euro al mese, Considera la donazione di 1 euro al mese. Quindi sarà la volta della Glera coltivata in pianura e nella terza settimana di settembre di quello di collina, seguito poi dalle varietà a bacca rossa (Merlot, Cabernet ecc. Il responso definitivo della vendemmia italiana 2020, elaborato da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini, rileva una produzione complessiva di vino e mosto di 46,6 milioni di ettolitri, con una flessione del 2% rispetto ai 47,5 milioni di ettolitri del 2019. Il mese di maggio, poi, a causa delle piogge frequenti, ha indotto ad una difesa fitosanitaria serrata della vite e ha anche inciso sulla fioritura (fine maggio) e sulla conseguente allegagione (prima decade di giugno). Dal punto di vista quantitativo anche in Basilicata si stima un decremento di produzione nell’ordine del 10% pari a 85.000 ettolitri di vino, la cui qualità si prevede decisamente elevata, con diverse punte di eccellente. stream Per la prima volta, infatti, Unione Italiana Vini, Ismea e Assoenologi uniscono le rispettive forze e competenze con l'obiettivo di fornire un quadro ancor più completo e … In Calabria le prime fasi fenologiche avevano accumulato un ritardo di 15 giorni che si è assottigliato nei mesi estivi ed ha fatto slittare in avanti l’inizio della raccolta di circa una settimana. Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, commenta che “la vendemmia 2020 ci ha regalato uve di altissima qualità grazie anche ad un leggero decremento della quantità. “Assoenologi, così come già dimostrato, ancora una volta è a disposizione dell’Ente che Lei rappresenta e del Governo nazionale, per continuare a dare un contributo importante alla lotta al Coronavirus, ma non può esimersi dal VALLE D’AOSTAQuantità: invariata rispetto vendemmia 2018. Vendemmia 2020: più qualità che quantità, produzione in calo del 2% Dati di Assoenologi, Ismea e Uiv, prodotti 46,6 mln ettolitri Ma l'Italia rimane primo produttore mondiale. VENETOQuantità: -16% rispetto vendemmia 2018. Giugno ha fatto registrare rialzi improvvisi e decisi delle temperature che hanno favorito la formazione di grappoli non troppo grandi e piuttosto spargoli. Una primavera inizialmente asciutta, in pianura non ha permesso un regolare sviluppo delle gemme (in alcune varietà, fra cui il Lambrusco Salamino, anche inferiore del 30%). L'andamento regione per regione. LIGURIAQuantità: -10% rispetto vendemmia 2018. Le avverse condizioni atmosferiche del mese di maggio hanno avuto effetti negativi sia sulla fioritura sia sull’allegagione, soprattutto per le uve precoci che hanno presentato una conformazione non omogenea del grappolo. La produzione vinicola 2019 qualitativamente si stima di ottimo livello, con diverse eccellenze, mentre quantitativamente si prevede un calo di circa il 15% rispetto allo scorso anno che porterà ad una produzione di circa 2,5 milioni di ettolitri di vino. Lo stacco delle uve a bacca rossa (Merlot e Cabernet Franc) dovrebbe invece iniziare solo dopo il 20 settembre, mentre le operazioni di raccolta termineranno con le varietà tardive (Verduzzo, Refosco e Picolit). L’invaiatura è iniziata con una settimana in ritardo, mentre le operazioni di raccolta fanno registrare un ritardo di 10-15 giorni rispetto allo scorso anno. Il docufilm è su Netflix, su Donne del vino e aspiranti sommelier: se il docente (o il capo) è un porco, denunciate, su Cantine e ospitalità in Puglia: 10 proposte da Foggia a Lecce, passando per Taranto, su Cantine e ospitalità in Sicilia: 8 proposte all’insegna di vino, gastronomia e relax, su In vacanza in Abruzzo tra vino e relax: sei cantine che offrono ospitalità, su Sudafrica, vendemmia 2021 abbondante e di buona qualità, su Don Pietro Cesena, il parroco che invita a bere vino buono: “Astemi? Per il sesto anno consecutivo, poi, il mese di giugno è stato più caldo del normale e anche il mese di luglio lo è stato per il quinto anno consecutivo, anche se le precipitazioni sono state leggermente al di sopra della norma. Questo andamento climatico ha stressato la vite già in fase pre-vegetativa consumando molte delle riserve accumulate nel legno e provocando germogliamenti disomogenei. La stagione invernale, in Friuli Venezia Giulia, è stata caratterizzata da mesi poco piovosi contrassegnati da un caldo anomalo che, nel mese di febbraio, ha raggiunto temperature anche sopra i 20°C. Lombardia Ripresa nei volumi del 10% per i … <>/ExtGState<>/XObject<>/ProcSet[/PDF/Text/ImageB/ImageC/ImageI] >>/MediaBox[ 0 0 594.96 842.04] /Contents 4 0 R/Group<>/Tabs/S/StructParents 0>> Info e dettagli qui. Anche il mese di agosto è stato caratterizzato da scarse precipitazioni e da alte temperature diurne (ma con un’apprezzabile escursione termica notturna), costringendo i vignaioli ad intervenire con irrigazioni di soccorso soprattutto nei terreni ghiaiosi. I casi isolati di attacchi oidio e peronospora sono stati sapientemente arginati grazie a interventi tempestivi. L’andamento stagionale, seppur con le sue anomalie non ha influito particolarmente sul risultato finale, decisamente buono, sebbene si registrino andamenti alterni tra le diverse varietà. La vendemmia dello Chardonnay e Pinot nero base spumante in Trentino è iniziata negli ultimi giorni di agosto, mentre in Alto Adige nella prima settimana di settembre. Nella seconda decade di agosto si sono staccati i grappoli di Sauvignon blanc, Chardonnay, Moscato bianco, nonché le uve base spumante di Catarratto e Grillo. Si registra uno scarso interessamento che ha provocato un deprezzamento dei prezzi del 10-15%. In Romagna i primi stacchi delle uve precoci (Pinot bianco, Chardonnay e Pinot grigio) sono iniziati a ridosso dell’ultima settimana di agosto. Quest’anno si stima un ritardo di circa 8-10 giorni della maturazione delle uve rispetto al 2018, che riavvicina le date di raccolta alla media storica. L’allegagione ha prodotto grappoli più spargoli e meno pesanti. La fase di invaiatura è iniziata anche in Puglia in ritardo. Nel mese di marzo il germogliamento è iniziato in maniera ottimale con la schiusura di tutte le gemme fertili, nonostante la primavera sia stata fredda e piovosa in quasi tutta l’isola (nel territorio etneo si sono registrate temperature rigide fino a primavera inoltrata). LOMBARDIAQuantità: -30% rispetto vendemmia 2018. Le temperature si sono mantenute alte, così come l’umidità. Per la prima volta, infatti, Assoenologi, Ismea e Per la prima volta, infatti, Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini uniscono le rispettive forze e competenze con l’obiettivo di fornire un quadro ancor più completo Le uve sono senz’altro migliori rispetto alle due annate precedenti, con una perfetta gradazione zuccherina, in linea con i valori medi e superiore a quella dell’anno passato. Le... Torniamo in Sicilia per il sesto appuntamento con i territori del vino: dopo Oltrepò Pavese, Lazio, Campania,... Sesto appuntamento con le mete enoturistiche per le vacanze estive 2020. I tempi di raccolta fanno riscontrare attualmente una settimana di ritardo. Il ciclo vegetativo della vite, fino alla fioritura, risultava essere perfettamente in linea con un’annata normale. 뗼�>Ҟ��'�.t� e����1�=�-���(����n#����qV��Ë�l/�|�8�w�(�Y��� ��Im=���g(�� �'�x�i5��R �9v$o m��X�C�\�����So�!��@������J`��!�{ (ĦaP�U���]�Ar��ep� X�`t=�=��I���*iX=��8�|�1��1Ñ�{(�0�4ڢ�R�[LA�k���:� �t�Ž�����P��auS�{�Gc�1`2��H�PM3����P�=q���X�J܍C䫰'���ì�������!����bf3o��,�`R,�2�}{���6O�V�ϊEv��d�/3�Ae�έ��>}ta%+9�_Z� U�p����. Verso la metà di agosto alcune perturbazioni e qualche temporale hanno favorito l’abbassamento delle temperature. Continua senza sosta la raccolta delle uve in Puglia, iniziata ufficialmente due settimane fa e ora entrata nel vivo con il Primitivo, al secondo posto della top ten di gradimento degli italiani, seguito al quarto posto dal Negroamaro. Per quanto riguarda invece le uve rosse, in particolare il Cannonau, si stima un ritardo di circa 7-10 giorni rispetto alla media storica. )Mh���.q�%�=p�%$���`��C��w��vfv�~�.��Do���Lg߲tߟ�?���~���t���2/V��_J+�3K��۷�|8@�t;�g�R� )d�D�u����Zu;��n�Aeh��ۡ�JE��)���7KP���h��}�ܭ���۹P�M�u;#��C��j�F��{<>/ʲX���(��=�VI��p. A livello UE, e grazie agli aumenti di Spagna e Francia, – ha aggiunto Recarte – ci aspettiamo una vendemmia 2020 leggermente superiore (+5 Mhl) rispetto a quella del 2019 per i primi 5 produttori – Italia, Francia, Spagna, Germania e Portogallo – e vicina alla media degli ultimi 5 anni. Le temperature al di sotto della media stagionale dei mesi di aprile e maggio hanno determinato un ritardo della fioritura che è avvenuta nella prima settimana di giugno. Vendemmia 2019, produzione giù del 20% ma la qualità è medio alta Tra il buono e l’ottimo, secondo gli esperti, il livello qualitativo delle uve di quest’anno. Per ciascuna Denominazione di origine protetta (Dop) o Indicazione geografica protetta (Igp) può essere riconosciuto dal... Presentato il Progetto di Valorizzazione del Distretto EnoAgroalimentare pavese. Le sporadiche precipitazioni che hanno avuto luogo a luglio e agosto hanno definitivamente fugato ogni preoccupazione legata al pericolo di stress idrico. UMBRIAQuantità: -24% rispetto vendemmia 2018. Vendemmia 2020: produzione stabile sul 2019, Nord in crescita rispetto al Centro Sud e buona qualità. L’estate è stata soleggiata e calda, a tratti torrida, ma l’acqua caduta nel mese di maggio ha permesso alle viti di resistere bene alla siccità. La situazione in Valle D’Itria risulta ottimale, lo stato sanitario delle uve è molto buono e non si registrano fitopatie. Tag: Assoenologi , Ernesto Abbona , Ismea , Riccardo Cotarella , Uiv , Vendemmia 2019 , Vino Nella seconda metà di agosto il clima è decorso con sole e temperature piuttosto alte, con qualche temporale che ha contribuito a ottimizzare gli equilibri idrici e termici nel vigneto, esaltando le escursioni termiche tra giorno e notte. WineMag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata giornalistica registrata in Tribunale, con base a Milano. Il mese di maggio ha visto però il passaggio di diverse perturbazioni atlantiche che hanno portato piogge particolarmente incisive, con apporto di masse d’aria fredda da latitudini artiche, influendo sulle temperature minime e massime che sono risultate inferiori alla norma. Con un Comunicato stampa congiunto del 27 ottobre 2020, Assoenologi, ISMEA e Unione italiana Vini hanno dato il responso definitivo della vendemmia italiana 2020, rilevando una produzione complessiva di vino e mosto di 46,6 milioni di ettolitr i, con una flessione del 2% rispetto ai 47,5 milioni di ettolitri del 2019. Le operazioni di raccolta sono iniziate con un ritardo medio di 8-10 giorni rispetto alla passata campagna, ma in linea se rapportata ad un’annata normale. Il responso definitivo della vendemmia italiana 2020, elaborato da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana … Successivamente, nel Beneventano, si proseguirà con la Falanghina, per continuare nell’Avellinese, nella prima decade di ottobre, con il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo. Vendemmia 2019, Assoenologi: un’ottima annata con punte eccelse 16 Novembre 2019 Redazione Agrigento , vendemmia , vino Con la vendemmia 2019 si ritorna nelle medie produttive degli ultimi anni, con una qualità in molti casi eccelsa . Vendemmia 2019: produzione in calo del 16% Previsioni in calo del 16% per quanto riguarda la vendemmia 2019: questi sono i dati divulgati dall'Osservatorio del Vino. Il ritorno delle piogge in alcuni areali ha favorito un buon accrescimento dei grappoli e, fortunatamente, sono stati rari i problemi da attacchi di peronospora e oidio, circoscritti e ben contenuti da opportuni trattamenti, risultati tuttavia superiori rispetto allo scorso anno. FRIULI VENEZIA GIULIAQuantità: -18% rispetto vendemmia 2018. L’epoca di raccolta è ritardata di qualche giorno e la qualità allo stato attuale risulta decisamente buona. QUALITÀ ECCELLENTE PER CLIMA E SAPIENTI SCELTE TECNICHE. Per la prima volta, infatti, sono state unite forze e La maturazione delle uve bianche, in particolare del Vermentino, nelle zone costiere risulta abbastanza regolare, mentre nelle zone interne evidenzia un ritardo di 5-7 giorni. Le uve a bacca rossa non hanno fortunatamente risentito di tali condizioni climatiche, tanto che il Cannonau evidenzia un incremento della produzione rispetto al 2018. “Un dato è certo – dichiara Filippo Palasdino, vicepresidente della Doc Sicilia – poiché la vendemmia dura fino ad ottobre, per poter tracciare un bilancio è comunque necessario aspettare che la vendemmia sia terminata. Negli ultimi giorni di febbraio le temperature hanno fatto registrare valori parecchio al di sopra della media stagionale, mentre la primavera è stata caratterizzata da rovesci di natura temporalesca che hanno permesso di recuperare il deficit idrico causato dall’andamento invernale. Si prevedono ottimi livelli qualitativi con diverse punte di eccellenza per i vini bianchi quali Verdicchio, Pecorino e Passerina e, se l’andamento del mese di settembre sarà favorevole, anche le produzioni ottenute da uve a bacca nera quali Sangiovese, Montepulciano e Lacrima, lasciano ben sperare. Anche in questa zona si evidenzia un ritardo della maturazione di dieci giorni, così pure nel Salento dove si prevede un’annata importante grazie alla sanità dei grappoli e al favorevole andamento climatico durante la maturazione. Nella provincia di Bolzano il pieno della raccolta avverrà tra il 15 e il 20 di settembre, mentre terminerà verso la fine di ottobre con la raccolta degli ultimi grappoli di Cabernet Sauvignon. Eppure, quando s’addentra nei temi enologici, Camillo Langone incarna il più delle volte l’essenza e l’emblema di chi la spara grossa non per convinzione, ma per il puro gusto... EDITORIALE – “Hai bottiglie da vendere? Un’annata, quindi, regolare dal punto di vista fenologico dello sviluppo delle piante, in linea coi tempi e le medie del territorio. Nonostante una vendemmia meno generosa, peraltro né inattesa né tantomeno vissuta come problematica dagli operatori, ed inferiore alla media degli ultimi 5 anni, sembra salva anche per il 2019 la leadership mondiale del nostro Paese, dal momento che la Francia è attesa a un dato di 43,4 milioni di ettolitri (stima al 19 agosto ministero Agricoltura) e la Spagna non dovrebbe andare oltre i 40 milioni (dato ministero Agricoltura). A seguire è iniziata la raccolta del Primitivo. Giugno è stato invece catalogato come uno dei mesi più caldi con temperature ben al di sopra della media stagionale. CALABRIAQuantità: -3% rispetto vendemmia 2018. L’allegagione non è stata del tutto regolare, causando la formazione di grappoli spargoli. BASILICATAQuantità: -10% rispetto vendemmia 2018. In generale la gestione delle vigne non ha evidenziato particolari problemi, ed al momento ci sono tutti i presupposti per una vendemmia di qualità. Grazie ad un inverno piovoso con precipitazioni abbondanti su tutta la regione e nevicate verificatesi anche a bassa quota nel mese di gennaio, si sono costituite buone riserve idriche nei vigneti.

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